Seguiamo i nostri progetti in prima persona. Il nostro team parte ogni mese per portare aiuti umanitari ai campi profughi spontanei non riconosciuti. Senza intermediari.

SSCh – Support and Sustain Children – è una associazione di volontariato indipendente, senza scopo di lucro con sede a Verdellino (Bg). Nasce nel 2013 in forma di comitato di scopo per poi giungere al suo attuale assetto, a partire dal 2018.

La missione dell’associazione è prestare supporto e sostegno alle centinaia di famiglie e migliaia di bambini e ragazzi rimasti orfani e vittime del decennale conflitto siriano, della povertà estrema in Madagascar e della devastazione a Gaza. Ci impegniamo a provvedere alle loro necessità primarie e a costruire le condizioni per un riscatto sociale ed economico, restituendo loro la dignità negata.

Attraverso progetti concreti, come il Centro Aman, l’Help Point e la clinica in Siria, il sostegno all’intero campo profughi sul confine turco-siriano, i programmi di accesso all’acqua e al cibo in Madagascar e il supporto alle famiglie colpite a Gaza, lavoriamo per offrire un futuro migliore a chi vive in condizioni di emergenza.
Forte dell’esperienza maturata in Giordania, Iraq, Grecia, Balcani e Romania, SSCh ha messo a frutto la sua capacità organizzativa, portando sollievo e aiuti non solo ai bambini, principali destinatari dell’azione del team, ma anche ai rifugiati e agli sfollati che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità.

Oltre a questi interventi, SSCh opera direttamente in Siria, Gaza e Madagascar, garantendo assistenza medica, supporto alimentare e progetti di sviluppo per restituire dignità e futuro a chi ne ha più bisogno.

Elemento distintivo di SSCh è la sua presenza fisica nei luoghi di intervento. Ogni aiuto, supporto e attività è documentata nelle missioni a cadenza mensile o bimestrale. Viene operato un costante monitoraggio delle rete dei collaboratori locali, il corretto investimento delle risorse e la distribuzione ai beneficiari degli aiuti. Ogni risorsa investita – derivante da donazioni private o da bandi – è meticolosamente tracciata e rendicontata.

Il team

“Siamo uomini e donne comuni, con lavori e famiglie, e come tutti viviamo la sensazione di aver poco tempo da dedicare alle buone cause. Dopo aver visto dal vivo la situazione dei bambini nei campi profughi – poveri in tutto – abbiamo compreso che qualsiasi aiuto è per loro fondamentale. Per la loro stessa vita ma anche per noi, la nostra comunità e la nostra società”. Arianna Martini

Arianna, Fondatrice e presidente SSCh

“Nel mondo ho sempre cercato la poesia. Poi ho incontrato gli occhi e le mani dei bambini vittime della guerra e ho capito che la mia inquietudine aveva trovato la sua strada. Sono la persona più esposta perché sono quella che parte ogni mese per raggiungere il campo e controllare che tutto funzioni, ma ho accanto un team formidabile che mi supporta in ogni momento”.

Barbara Colombo – Vicepresidente e socio fondatore SSCh

“Ho iniziato questa avventura con Arianna Martini, sulla scia della sua forza e passione umanitaria. È stata l’occasione per guardare oltre alla mia famiglia e al mio lavoro, e aprire gli occhi di fronte alla tragedia immane della guerra e delle sue vittime innocenti: i bambini. Da allora sono parte attiva di questo progetto”.

Luca Iacomelli – Storyteller, comunicazione Social SSCh

“Ho scelto SSCh, tra tante associazioni, perché sempre presente sul campo. Ne sono diventato prima sostenitore poi mi è stata offerta l’occasione di diventare parte del team come volontario. Ho deciso di dare con entusiasmo il mio contributo mettendo a disposizione le mie competenze, consapevole del grande lavoro che c’è dietro una organizzazione umanitaria”.

Maruska Arrigoni – Gestione sito Web e gadget SSCh

“Faccio parte di SSch dalla sua nascita. Quando guardo gli occhi dei bambini che aiutiamo mi ferisce il fatto che siano indifesi. Molti sono orfani o hanno genitori che non possono provvedere a loro perché hanno perso tutto: casa, lavoro, familiari. Il mio desiderio è aiutare quei bambini e quei genitori a sentirsi meno impotenti restituendogli dignità e speranza”.

Margherita Dognini – Gestione contabile SSCh

“Sono amica di Arianna Martini da tanti anni e sono nell’associazione dalla sua nascita.
Mi ha colpito il suo andare in prima persona a portare aiuto in zone dove nessun altro o pochi altri intervengono, il suo contatto diretto con bambini, donne, uomini e anziani. Da ogni viaggio ci porta indietro storie, foto e pensieri che ci coinvolgono rendendoci partecipi di un progetto davvero importante”.

Anna, medico di SSCh.

Sono un giovane medico di Bergamo.
Dopo la laurea, cinque anni fa, mi sono iscritta ad un Master in Medicina Tropicale e Cooperazione Sanitaria Internazionale: da allora ho sempre alternato il mio lavoro qui, in Italia, con le missioni nei Paesi in via di sviluppo, combinando la mia professione con il grande amore per il viaggio e per l’aiuto umanitario.

Paolo Messina, Pietro Politi – Fotografi per SSCh

“Proveniamo da esperienze professionali differenti, ma ci siamo ritrovati con entusiasmo a condividere il cammino con SSCh. Documentiamo – ognuno con il proprio stile e sensibilità – i volti, le situazioni, la vita quotidiana di persone emarginate dal mondo per colpa di una guerra che continua ad infierire sempre sugli indifesi e gli innocenti. Siamo gli occhi e la memoria del team che ogni mese parte in missione portando aiuti e sostegno agli ultimi tra gli ultimi”.

Valentino, fotografo per SSCh.

Per me, SSCH è una famiglia. Partecipare alle missioni e offrire il mio contributo come fotografo è un’esperienza profondamente significativa. Grazie alle mie immagini, chi ci sostiene può sentirsi parte della nostra missione, vivendo e condividendo ogni emozione, storia e momento speciale del nostro operato.

Andrea, Operativo per SSCh.

Mi chiamo Andrea Martini e sono socio di questa associazione umanitaria che opera in Siria e nel sud della Turchia, a Gaza e in Madagascar.. Ho avuto l’opportunità di partecipare a missioni nei campi profughi, dove ho potuto constatare direttamente la difficoltà della situazione e l’impegno della nostra organizzazione. Sono rimasto profondamente colpito dal lavoro svolto, dalla professionalità e dalla dedizione dei volontari, così come dai progetti concreti che stiamo portando avanti per migliorare la vita delle persone in condizioni di grande vulnerabilità. È un onore far parte di questa realtà e contribuire, per quanto possibile, a rendere il mondo un posto più giusto e solidale. L’entusiasmo per il lavoro che svolgiamo ogni giorno mi spinge a continuare a sostenere e promuovere le nostre iniziative.